L’Unione Europea finanzia la ricerca sulle cause e sulle nuove terapie per la sclerosi multipla

La progressione della sclerosi multipla (SM) può solitamente essere rallentata con i farmaci, ma attualmente non esiste cura. È ormai accertato che il virus Epstein-Barr è coinvolto nello sviluppo della SM; tuttavia non è noto come l’agente patogeno scateni la malattia. L’Unione Europea sta ora finanziando il consorzio di ricerca internazionale BEHIND-MS come parte del suo programma HORIZON Europe, che mira a chiarire queste associazioni al fine di identificare biomarcatori specifici e approcci terapeutici mirati. Il consorzio, che comprende 12 Istituzioni in 6 paesi europei, tra cui l’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (INGM )e l’Università degli Studi di Milano, riceverà 7,1 milioni di euro in un periodo di cinque anni.

La sclerosi multipla (SM), una malattia infiammatoria del sistema nervoso centrale che colpisce più di 1 milione di persone in Europa e circa 2,8 milioni in tutto il mondo. La SM è caratterizzata da un danno, dovuto all’infiammazione, dello strato di mielina che isola i nervia sia nel cervello che nel midollo spinale e che può portare a conseguenze gravi come paralisi o gravi disturbi della vista.

La causa precisa di questo danno non è nota, ma è noto che il sistema immunitario svolge un ruolo chiave. Inoltre, da anni, alcune infezioni virali, come quelle dovute al virus Epstein-Barr, sono sospettate di esserne causa concomitante. In particolare, già vent’anni fa, i ricercatori dell’Istituto superiore di Sanità di Roma ipotizzavano che l’EBV potesse essere un fattore chiave nella sclerosi multipla. Tuttavia, questo collegamento era difficile da dimostrare, poiché fino al 95% di tutte le persone contrae l’infezione da EBV in nel corso della vita, mentre la SM è una malattia relativamente rara. Nel 2022 un gruppo di ricerca statunitense ha ottenuto una svolta decisiva, valutando lo stato virale e le diagnosi di SM su un campione incredibilmente vasto di militari statunitensi (10 milioni).
“I ricercatori hanno scoperto che la SM è 30 volte più comune tra le persone infettate da EBV che tra le persone che non sono mai state in contatto con questo virus: questa è una prova estremamente forte del fatto che il virus è coinvolto causalmente nella malattia”, spiegano Catarina Veroni e Roberta Magliozzi, due neuropatologi specializzati nella SM. “Questo risultato è stato per noi un indizio importante per poter pianificare ulteriori progetti di ricerca.”

La SM può essere curata sempre meglio ma le terapie attualmente disponibili che coinvolgono principalmente il sistema immunitario non sono sempre efficaci e per molte persone che vivono con la SM non è possibile arrestare un decorso grave con crescenti limitazioni fisiche. “Abbiamo bisogno di terapie che colpiscano la malattia alla radice. In primo luogo dobbiamo capire come l’EBV induce lo sviluppo della SM e a tal fine, abbiamo bisogno di modelli più precisi per studiare l’interazione dei virus con le cellule ospiti. Ci sono molte domande che rimangono ancora senza risposta. Ad esempio, non sappiamo se le cellule immunitarie delle persone colpite possano controllare efficacemente le cellule infettate da EBV. È anche possibile che il tentativo di controllare l’agente patogeno porti ad un’iper attivazione del sistema immunitario e scateni reazioni autoimmuni. Il ruolo dei diversi antigeni virali deve essere chiarito.” Ciò avverrà grazie a una stretta collaborazione tra gli immunologi Christian Münz dell’Università di Zurigo, Marvin van Luijn dell’University Medical Center di Rotterdam, Josef Mautner dell’Helmholtz Center di Monaco e Jens Geginat, professore associato di patologia dell’Università degli Studi di Milano e Group Leader presso l’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare che darà pieno accesso alle sue strutture e al suo know-how sotto la supervisione della Dott.ssa Chiara Vasco.

Per rispondere a queste domande, l’UE sta ora finanziando il consorzio internazionale “BEDIND-MS” sotto la guida della DKFZ a Heidelberghg, in Germania, come parte del suo programma di finanziamento di ricerca HORIZON Europe. Al consorzio partecipano un totale di dodici istituti partner provenienti da sei paesi europei. Il team interdisciplinare mira a sviluppare nuovi modelli cellulari e animali in cui le interazioni di virus, cellule immunitarie e cellule nervose possano essere seguite in dettaglio in condizioni quanto più vicine possibile a quelle fisiologiche, commentano Marc Thier, Susanne Delecluse e Henri-Jacques Delecluse che uniranno le rispettive competenze in Neurobiologia e Virologia per affrontare la malattia.

I ricercatori vogliono utilizzare questi sistemi per testare varie ipotesi sullo sviluppo della malattia, comprese teorie che non si concentrano esclusivamente sul ruolo del sistema immunitario. Sarà parte del progetto anche la ricerca di cofattori genetici o infettivi che promuovano la malattia. Ciò dovrebbe consentire di identificare le persone con un rischio particolarmente elevato di sviluppare la malattia. Il consorzio farà ampio uso anche di intelligenza artificiale e metodi statistici e comprende i Dottori Alessandro Taloni e Francis Farrelly del CNR – Istituto dei Sistemi Complessi – di Roma.
“In definitiva, il nostro obiettivo è identificare i biomarcatori che segnalano stadi specifici della malattia o ne indichino la sua progressione per arrivare a nuovi, più precisi, approcci terapeutici. In questo modo, speriamo di fermare il corso crudele che la malattia segue in molti casi”, affermano i neurologi Jan Lünemann e Manuel Comabella Lopez.

Questo progetto di ricerca promette di far progredire la nostra comprensione della SM e le possibili opzioni terapeutiche, migliorando così la qualità della vita delle persone con SM”, afferma Elisabeth Kasilingam, CEO della Piattaforma europea per la sclerosi multipla.
Il finanziamento per BEHIND-MS ammonta complessivamente a 7,1 milioni di euro in cinque anni.

I partner del consorzio BEHIND-MS sono
– Centro tedesco per la ricerca sul cancro (DKFZ), Coordinatore (Germania)
– Istituto dei Sistemi Complessi – Consiglio Nazionale delle Ricerche (Italia)
– Erasmus MC, University Medical Center Rotterdam (Paesi Bassi)
– Centro Helmholtz Monaco di Baviera (Germania)
– Istituto Superiore di Sanità (Italia)
– Università degli Studi di Milano (Italia)
– Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (Italia, affiliata)
– Università di Zurigo (Svizzera, associata)
– Ospedale Universitario Vall D’Hebron, Barcellona (Spagna)
– Università di Münster (Germania)
– Università degli Studi di Verona (Italia)
– Piattaforma europea per la sclerosi multipla (Belgio)