NICOLA MANFRINI

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Nicola Manfrini ha conseguito la laurea in Biotecnologie Industriali presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca nel 2007 e, nella medesima Università, ha ottenuto nel 2011 anche il titolo di Dottore di ricerca in Biologia. Durante il periodo del dottorato e durante tutto il suo primo postdoc, svolto presso il laboratorio della Prof.ssa Maria Pia Longhese, si è occupato di meglio caratterizzare, a livello molecolare, il checkpoint da danno al DNA, utilizzando come organismo modello il lievito S. cerevisiae. In questo periodo ha vinto una fellowship triennale AIRC ed ha collaborato, come visiting scientist, con il Prof. Antonin Morillon presso l’Istituto Curie di Parigi.
Per il suo secondo postdoc, nel 2015 si è trasferito in INGM presso il gruppo del Prof. Biffo, spostando i suoi interessi su di un tipo di ricerca più applicata e finalizzata a definire: 1) come la traduzione regoli il metabolismo cellulare, sia in contesti fisiologici che patologici e 2) nuovi pathway alterati nel cancro, focalizzando sempre più il suo interesse sulla caratterizzazione del nuovo soppressore tumorale FAM46C.
Dal 2021 è Ricercatore a Tempo Determinato di tipo B presso l’Università degli Studi di Milano e nel 2022, dopo aver vinto il grant MFAG di AIRC, ha iniziato la sua carriere indipendente in INGM.
Attualmente, la sua linea di ricerca si concentra sull’identificazione, caratterizzazione e valutazione della targettabilità di nuovi geni e pathway associati al cancro, con un occhio di riguardo per quelli che vengono modulati dal complesso oncosoppressore FAM46C/FNDC3A.

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